Berillorosso

Laguna di Venezia

(Veneto)

(15-17 aprile 2016) 

La Laguna di Venezia, famosa per la sua unicità e bellezza in tutto il mondo, è un sito UNESCO riconosciutogià dal 1987come patrimonio mondiale dell'umanità e Venezia in particolare, è ritenuta essere una delle città più belle del mondo. 


La Laguna di Venezia ha un’età di 6.000 anni, si tratta quindi di un paesaggio geologico formato in tempi molto recenti. Ha una superficie di circa 550km², di cui l'8% sono occupati da terre emerse (Venezia stessa e le molte isole minori), il 12% da acqua, mentre il restante 80% è costituito dapiane di mareafangose e paludi di acqua salata. 


Geologia

A livello geologico, una laguna si forma per l’azione opposta di due elementi: i processi continentali e i processi marini.

Da un lato, i numerosi fiumi alpini del nord-est d’Italia (Brenta e Piave), scendendo dai monti verso il mare, trasportano una grande quantità di sedimenti; man mano che si avvicinano al mare questi sedimenti diventano sempre più fini, passando dalle ghiaie (tipiche dell’alta pianura) alle sabbie, ai limi e infine alle argille.

Dall’altra parte invece, le correnti del mare generate dalla bora e dallo scirocco (i due venti tipici dell’alto Adriatico), interagendo con i sedimenti trasportati dai fiumi, contribuiscono alla formazione

di ambienti lagunari.

Gli aspetti geologici tipici della Laguna di Venezia sono: il caranto, le barene, i canali e il fenomeno della subsidenza e dell’eustatismo.  


Il caranto è un terreno limoso-argilloso, molto duro e compatto, con uno spessore medio di 1-2 metri,  tipico della Laguna di Venezia, senza il quale Venezia stessa non sarebbe esistita. 

Tutti gli edifici di Venezia infatti poggiano sul caranto, che costituisce l’unico basamento stabile in un’area interamente ricoperta da acque e fango. Nel corso dei secoli, tutti gli edifici e i palazzi della laguna di Venezia sono sostenuti da fondazioni fatte da palafitte in legno di larice o rovere piantate in profondità proprio dentro il livello di caranto. 


Lebarenesono porzioni di terreno di forma tabulare, tipiche dellelagune, leggermente affioranti e ricoperte da una bassa vegetazione che risulta essere molto resistente all’acqua salata del mare, in quanto le barene vengono periodicamente sommerse durante le maree. Verso fine estate, la superficie delle barene si ricopre di fiori di limonio (Limonium narbonense, detto anche “fiore di barena”), di colore viola chiaro.


Tutta la laguna è percorsa da canali più o meno profondi segnati, almeno quelli navigabili, da bricole e paline, cioè pali conficcati nel terreno che servono da segnalazione alle barche per non arenarsi.

La laguna è separata dal mare aperto dai lidi, lunghi cordoni sabbiosi, mentre la comunicazione con il mare aperto avviene attraverso le bocche di porto situate a Lido, Malamocco e Chioggia. L'acqua entra dal mare ogni sei ore ed esce dopo altre sei.


La subsidenza è l’abbassamento del suolo dovuto a cause naturali, ma che si può localmente aggravare per l’intervento dell’uomo. Le cause di subsidenza naturale della Laguna di Venezia sono dovute all’assestamento dei sedimenti sotto l’azione del proprio peso (definito come carico geostatico) e, in misura minore, ai movimenti tettonici profondi.

Il processo di subsidenza è strettamente associato all’eustatismo, il fenomeno che determina l’innalzamento del livello medio del mare dovuto alle variazioni climatiche della Terra. 

La subsidenza e l’eustatismo hanno contribuito a far variare nel tempo il livello medio del mare della Laguna di Venezia, che attualmente è circa 25 cm più alto di quello del 1897.

Una delle evidenze di questi fenomeni è l’inclinazione di molti campanili di Venezia e delle isole, proprio per il cedimento del terreno sottostante, che non è dei più solidi.


Cenni di storia

A livello storico, la presenza umana nella Laguna di Venezia risale a poco prima del1000 a.C. in epoca romana. Questi primi insediamenti, presenti sulle isole di Torcello e Mazzorbo, testimoniati da importanti reperti archeologici rinvenuti in queste isole, non erano ancora grandi centri portuali, tuttavia già in quest’epoca la laguna era coinvolta in intensi traffici commerciali. Esisteva già invece il porto di Clodia, l’attuale Chioggia, oggi il nucleo più abitato della Laguna dopo Venezia.

Con l'arrivo deiLongobardiinvece risale la fondazione dei maggiori centri della Laguna qualiMurano,Burano, Rialtoe delle altre isole che oggi compongo Venezia.


Prima Ducato di Venezia, poi Repubblica marinara, la città di Venezia è stata per più di mille anni capitaledellaRepubblica di Venezia, conosciuta con i nomi la Serenissima,la Dominanteela Regina dell'Adriatico. Centro di traffici commerciali tra Oriente e Occidente, terra di mercanti e marinai,era e lo è tutt’ora tra le città più raffinate d'Europa e del mondo, con una forte influenza sull'arte, l'architetturae laletteratura, visibili ancora oggi passeggiando per i suoi calli. 


Venezia è divisa in 6 quartieri chiamati sestieri:

• Cannaregio, così denominato perché si è sviluppato in una zona paludosa dove erano frequenti i canneti (punti di interesse per orientarsi sono: la stazione ferroviaria di Venezia S.Lucia, il Ghetto Ebraico e la Ca’ d’Oro);

•Castello, prende il nome da un fortilizio ormai scomparso attorno a cui si è sviluppata l'area (punti di interesse per orientarsi sono: il Ponte della Paglia, la Riva degli Schiavoni, l’Arsenale e la Chiesa di San Zaccaria);

• Dorsoduro, il nome richiama il terreno compatto di questa zona (punti di interesse per orientarsi sono: il Ponte e le Gallerie dell’Accademia, la punta della Dogana, la Basilica di Santa Maria della Salute, il Museo Peggy Guggenheim); comprende anche l’isola della Giudecca;

•Santa Croce, prende il nome dalla demolitachiesa di Santa Croce(punti di interesse per orientarsi: piazzale Roma, Tronchetto e la Stazione Marittima);

• San Marco, prende il nome dalla omonimaBasilica e piazza simbolo di Venezia; comprende anche l’isola di San Giorgio Maggiore;

•San Polo, prende il nome dallachiesa di San Poloed è al centro di Venezia, il punto di interesse principale è il Ponte di Rialto e il suo mercato.


I sestieri sono rappresentati nella decorazione del ferro posto nella parte anteriore delle gondole: i 6 denti a pettine rappresentano i sestieri, il singolo dente posteriore rappresenta l'isola dellaGiudecca, la forma a S del ferro ricalca il percorso delCanal Grande, il piccolo arco sopra l'ultimo dente ricorda il Ponte di Rialto, mentre l'ampia voluta superiore indica ilbacino di San Marco. In pratica il ferro delle gondole fornisce una rappresentazione stilizzata della città Venezia.



Itinerario

L’itinerario che abbiamo percorso ha una durata di tre giorni, un tempo sufficiente per apprezzare con la giusta calma gli aspetti artistici, culturali e naturali di Venezia, attraverso i suoi sestieri.


Per il pernottamento, in città ci sono numerosi alberghi, anche se i prezzi sono decisamente elevati. Per una soluzione più economica ma ugualmente comoda, è possibile prenotare un albergo a Mestre, come abbiamo fatto noi.

Da settembre 2015 infatti, Mestre è collegata a Venezia dal tram, con corse frequenti fino a mezzanotte e che in pochi minuti consentono di arrivare in piazzale Roma, a un passo dall’attracco dei vaporetti per tutte le direzioni.


Dato che Venezia è una città piena di turisti, il consiglio è di prenotare in anticipo la visita alla Basilica di San Marco e ai musei più famosi, al fine di evitare code interminabili. 

Per muoversi a Venezia, il modo migliore è andare a piedi e con i vaporetti. È indispensabile munirsi di un biglietto integrato Venezia Unica-ACTV (comprensivo di tutti i mezzi di terra e dei vaporetti da e per la città di Venezia) della durata di 24, 48, 72 ore, a seconda del tempo di permanenza, e che consente un ottimo risparmio in termini di tempo e soprattutto di costi.


1° giorno

Il primo giorno è dedicato al cuore di Venezia e al suo centro storico.

Partenza da piazzale Roma, da cui inizia il Canal Grande, e passeggiata a piedi in direzione Ponte di Rialto, visita del mercato di Rialto e delle Mercerie.

A piedi si prosegue per piazza San Marco con la visita alla Basilica di San Marco e alla Pala d’oro. Sempre rimanendo in piazza San Marco, si prosegue con la visita di Palazzo Ducale, Museo Correr, Biblioteca Nazionale Marciana e Museo Archeologico, tutti ricompresi nel biglietto cumulativo “i Musei di Piazza San Marco”.

Questi luoghi di grande bellezza sono talmente famosi e fotografati, che ogni descrizione è superflua.


Da piazza San Marco si attraversa il Ponte della Paglia, che si affaccia sul Ponte dei Sospiri, e si prosegue lungo la Riva degli Schiavoni fino all’Arsenale. Nei calli tra il sestiere di San Marco e il sestiere di Castello è bello curiosare nelle numerose botteghe che realizzano ancora in modo artigianale le maschere di cartapesta, tipiche del Carnevale di Venezia, uno degli eventi che, insieme alla Mostra del Cinema e alla Regata Storica, hanno contribuito ad accrescere la fama di Venezia nel mondo.


2° giorno

Il secondo giorno è dedicato alle isole maggiori della Laguna, che consentono di vedere più da vicino le forme della laguna e gli aspetti più naturalistici.

Si parte da piazzale Roma con il vaporetto linea 3 in direzione Murano e si scende alla fermata Murano Faro per prendere la linea 12 diretta a Burano-Torcello.

A Torcello è possibile fare con tutta calma una passeggiata sull’isola e visitare i principali punti di interesse: il Ponte del Diavolo e la Cattedrale. Torcello fu la prima isola della Laguna ad essere abitata, già in epoca romana, e ad oggi è una di quelle più verdi, naturali e silenziose.


Da Torcello si riprende il vaporetto linea 12 e si scende alla vicinissima Burano. 

L’isola è molto caratteristica e famosa per le sue case colorate, la lavorazione dei merletti e per l’ottimo pesce. Il campanile della chiesa di Burano è inclinato di quasi 2 metri rispetto all’asse, cosa molto frequente anche per numerosi altri campanili di Venezia e dovuta a cedimenti del terreno. 

Dopo aver passeggiato per Burano, si torna all’attracco del vaporetto e si prosegue a piedi, attraversando il lungo ponte che collega Burano alla verde e tranquilla isola di Mazzorbo.


Da Mazzorbo si riprende la linea 12 e si prosegue per Murano, l’isola celebre per la lavorazione del vetro. Murano è abbastanza grande, è bello passeggiare per ponti e calli e curiosare nelle numerose botteghe e negozi che espongono le creazioni dei maestri vetrai. 


Murano è servita da numerose e frequenti linee dei vaporetti diretti verso Venezia, percui proseguiamo il nostro itinerario verso la città prendendo il vaporetto e scendendo alla fermata Fondamenta Nuove. 


Da qui a piedi, passeggiamo per gli stretti calli del sestiere di Cannaregio e ci dirigiamo al Ghetto Ebraico, tappa particolare, in quanto di colpo si è catapultati in un altro mondo, silenzioso e riservato, fatto di sinagoghe, negozi e ristoranti kosher.


Arriviamo all’attracco del vaporetto San Stae e prendiamo la linea 2 diretta al Lido, per concederci una bella traversata del Canal Grande e del Canale della Giudecca con la luce del tardo pomeriggio. Il giro è molto piacevole, in quanto costeggia l’isola della Giudecca e l’isola di San Giorgio Maggiore e consente di arrivare a piazza San Marco dal mare, con una prospettiva davvero bella, come tutta Venezia del resto.  



3° giorno

L’ultimo giorno è dedicato al sestiere di Dorsoduro che offre attrazioni artistiche e scorci davvero molto belli. 

Sempre da piazzale Roma con il vaporetto linea 1 si scende alla fermata Accademia. Passaggio del Ponte dell’Accademia e visita alle Gallerie dell’Accademia.

Usciti dal museo, si prosegue a piedi con una piacevole passeggiata lungo la Fondamenta delle Zattere che costeggia il Canale della Giudecca. 

Percorrendo la Fondamenta si arriva fino alla Basilica di S. Maria della Salute e alla Punta della Dogana, piazza San Marco è proprio di fronte.

A piedi o con il vaporetto torniamo verso piazzale Roma e concludiamo il nostro giro a Venezia.



Per saperne di più:



www.veneziaunica.it