Berillorosso

 SAINTE MARIE AUX  MINES: FIERA e MINIERE D’ARGENTO DI TELLURE

Sainte Marie aux Mines (Alsazia – Francia)

(giugno 2013) 

Durata: 2 giorni


Itinerario:

A Sainte Marie aux Mines un piccolo paese della Val d’Argent immerso nei Vosgi, nella regione francese dell’Alsazia, si tiene ogni anno a fine giugno la seconda fiera di minerali più importante d’Europa dopo il Mineralientage di Monaco. È una fiera molto grande e ben organizzata, con centinaia di espositori provenienti da tutto il mondo, un vero paradiso per  appassionati e collezionisti.

All’ingresso i visitatori vengono dotati di mappa per meglio orientarsi tra le vie del paese e riuscire a trovare senza troppe difficoltà i vari espositori.


La fiera di Minerali (esiste anche un’altra area della fiera dedicata solo alle Gemme, che però non abbiamo visitato) comprende un’area esterna con numerosi padiglioni, due aree coperte dove sono posizionati altri espositori e poi la zona Prestige, ubicata nel teatro di Sainte Marie aux Mines, dove sono esposti pezzi eccezionali con prezzi da capogiro, ma che vale comunque la pena visitare per la bellezza davvero notevole dei campioni esposti.  


Data la grandezza della fiera è consigliabile dedicarle almeno due giorni, in modo da poter visitare con calma i vari siti espositivi e avere un’idea precisa su quello che si intende acquistare:  la scelta infatti è vastissima sia per varietà e qualità dei minerali, sia per i prezzi davvero per tutti i gusti. Se volete saperne di più:  





Nel pomeriggio del secondo giorno, terminato il giro alla fiera, per rimanere in tema mineralogico, abbiamo deciso di visitare le Miniere d’argento di Tellure, frazione di Sainte Marie aux Mines, sempre in Val d’Argent e ad appena 15 minuti d’auto dalla fiera.  


La Val d'Argent infatti ha una tradizione mineraria durata secoli. A partire XV secolo la vallata di Sainte Marie aux Mines conobbe un vero e proprio periodo dell'argento, con una prosperità economica senza precedenti. Furono aperte più di 80 miniere dalle quali si estraeva piombo, rame e argento. Alla fine del XVI secolo la concorrenza con i metalli provenienti dall'America meridionale causò il declino dell'attività mineraria della zona, che continuò con alterne fortune, fino alla fine del XX secolo.


Le Miniere d’argento di Tellure sono un vero e proprio parco turistico minerario, inaugurato nel marzo 2009. È di concezione molto moderna e suddivide la visita in quattro tappe abbinando tecnologia e tradizione.

La prima tappa consiste nella visione di un filmato, proiettato in un cinema panoramico a 360°, che racconta la storia mineraria della Val d'Argent attraverso le vicissitudini di Vito Contarini, un orafo veneziano che per invidia di un collega viene ingiustamente accusato di furto e condannato alla prigione. Riuscito a fuggire, l'orafo raggiunge l'Alsazia, dove ottiene la concessione della miniera di Saint Guillame. Attraverso i diari di Vito, il visitatore impara a conoscere il mondo dei minatori del XVI secolo: il lavoro, l'organizzazione sociale, le tante storie personali. La seconda tappa consiste nella visita del museo con l’ausilio di audio guide: si possono osservare strumenti, attrezzature e abiti da lavoro, una rappresentazione del lavoro in fonderia, una raccolta di campioni di minerali fluorescenti e una collezione dei minerali ritrovati nelle miniere di Sainte Marie aux Mines. La terza tappa è costituita dalla visione di un piccolo spettacolo all’interno di un teatro ottico, dove tramite ologrammi  e sagome meccanizzate vengono raccontati ulteriori particolari della storia di Vito Contarini e il suo viaggio in Bolivia nelle miniere di Potosi, alla ricerca dei filoni d'argento.


Terminato il momento tecnologico, accompagnati da una guida si scendono le scale e si arriva all'anticamera della miniera dove ogni visitatore indossa un impermeabile, un caschetto di sicurezza dotato di luce e si inizia la visita in sotterraneo.

Le miniere sono fredde e umide, buie, l’unica luce è quella prodotta dai caschetti e alcuni passaggi sono piuttosto stretti. Pertanto, per quanto la visita sia interessantissima e molto affascinante, ci sentiamo di sconsigliarla a chi abbia problemi di claustrofobia o soffra di attacchi di panico. Dopo l’entrata si percorre un corridoio che è stato scavato nei secoli con un semplice martello e un punteruolo ad una media di 5-10 centimetri al giorno. Questa parte di galleria risale al XVI secolo ed è larga da 50 a 70 centimetri e alta al massimo 1 metro e 80 centimetri. Alcuni passaggi sono veramente stretti ma con calma si riesce ad oltrepassare questi punti e a proseguire con le tappe seguenti.

Le parti di galleria del XVII e del XIX secolo essendo state costruite con l'aiuto dell'esplosivo sono più larghe rispetto alle precedenti. Nella passeggiata sotterranea si attraversa anche una strettoia, dove in alto è visibile una scala di ferro inglobata in una rete di sicurezza che serve a raggiungere la superficie, ben 100 metri più in alto. In questo cunicolo è stata trovata la pepita d'argento più grande della miniera, con la quale è stato realizzato un enorme vaso che si trova esposto in una sala del Comune di Ribeauville, una graziosa cittadina nelle vicinanze, lungo la Rue de Vins.


La miniera ha numerose gallerie e cunicoli che sono tutt’ora oggetto di esplorazione da parte degli speleologi. La visita in sotterraneo dura circa un’ora abbondante ed è un anello completo, pertanto una volta attraversata l’ultima galleria si sbuca in prossimità del condotto iniziale che porta all’uscita della miniera.


Se volete saperne di più, potete visitare il sito:  


L’Alsazia e i dintorni di Sainte Marie aux Mines sono pieni di luoghi interessanti, pertanto avendo più giorni a disposizione, oltre alla fiera si può cogliere l’occasione per visitare anche altri posti , ad esempio Colmar, Mulhouse, Strasburgo, Rue de vins, castello Haut-Koenisburg.

Alcuni utili riferimenti per organizzare eventualmente il vostro viaggio in Alsazia potete trovarli su questo sito: